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mercoledì 14 marzo 2012

violenza senza fine



1/3 In Italia, 1 stalker su 3 è recidivo. Un dato che dimostra come spesso denunciare non basta. Nel nostro Paese circa 1 persona su 5 ha subito atti persecutori. In maggioranza donne: 70%. E i cittadini dello Stivale come si comporterebbero in casi di questo genere? Il 57% di loro dichiara che si rivolgerebbe alle Forze dell’ordine. Sono alcuni dei dati dell’Osservatorio Nazionale Stalking.


Strage Brescia, l'assassino la perseguitava da mesi

Francesca Alleruzzo era terrorizzata, voleva andare dalla polizia

Brescia - Francesca Alleruzzo, la vittima predestinata del massacro di Brescia, e ex moglie del suo killer, viveva ormai nel terrore da mesi e mesi. La donna, 45 anni e separata da due, sapeva che l'ex marito avrebbe potuto arrivare a far del male a lei e alle loro figlie. Mario Albanese era a tutti gli effetti uno stalker: la controllava con telefonate, sms e minacce: "O mia o di nessun altro", continuava a ripeterle.

Convinta da una amica, Francesca aveva deciso di rivolgersi alla polizia, ma la denuncia non ha fatto in tempo a farla, avrebbe voluto fare chiedere al questore un ammonimento, un provvedimento, racconta il Corsera, per cercare di limitare gli atteggiamenti persecutori dell'ex marito. "Mi ha assicurato che l'avrebbe fatto", racconta l'amica.

Mario Albanese, era ormai ossessionato dal suo rapporto fallito tanto che qualche notte fa si era intrufolato in casa della ex, alle tre di mattina. La donna viveva letteralmente nel terrore. "Non ho mai cambiato la serratura di casa proprio per il timore che mi potesse uccidere", confidò a una amica. "Dei soldi non mi interessa niente, voglio soltanto essere lasciata in pace".
 
 
 

Napoli, stalker a 79 anni perseguita la ex di 70 anni

NAPOLI, 4 MAR – A Massa Lubrense, in provincia di Napoli, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 79enne del luogo, gia' noto alle forze dell'ordine, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Napoli per atti persecutori. In particolare l'uomo e' gravemente indiziato per il fatto che, all'inizio del 2010, dopo la fine di una breve relazione con una 70enne di Sorrento, l'ha minacciata e ingiuriata per mesi, spedendole anche delle lettere minatorie, per indurla a riprendere la relazione.
La donna, stanca delle continue minacce e persecuzioni dell'uomo, ha denunciato tutto ai carabinieri. L'arrestato e' stato accompagnato nella sua abitazione agli arresti domiciliari.



MILANO, 35ENNE PERSEGUITATA DA UNO STALKER. FRASI OSCENE SULL'AUTO


MILANO - L'ha solamente vista per strada ma per lui è diventata una 'fissazionè. E così dopo aver individuato dove lei la sera parcheggiava l'auto, con un pennarello indelebile ha cominciato a lasciare la sua firma sulla carrozzeria: frasi pesanti a sfondo sessuale. Fino a quando una notte ha sporcato cofano e parabrezza con liquido, si presume, seminale e sotto il tergicristallo le ha fatto trovare un biglietto scritto a mano con le solite parole inequivocabili. Per questo, dopo una serie di appostamenti notturni, a Milano, gli agenti del commissariato di porta Genova, hanno denunciato per stalking Marco M., commesso in un negozio di articoli sportivi di quarant'anni e incensurato. La vittima della persecuzione: una 35enne, che vive nella sua stessa zona, nei dintorni di Via Solari, impiegata nel marketing di un'azienda nel settore della moda. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo avrebbe iniziato a 'perseguitarè la donna, semplicemente vista per la strada, a partire dal 18 febbraio scorso. Nessuna minaccia però, ma frasi a sfondo sessuale «volgari» e «molto pesanti» scritte durante la notte con un pennarello indelebile. Frasi, almeno sei o sette, che la 35enne ha fotografato e consegnato alla polizia quando il 28 febbraio, dopo essersi ritrovata la macchina imbrattata di liquido, pare seminale, e un bigliettino 'hot', ha sporto denuncia. Da qui gli appostamenti degli investigatori che, dopo aver individuato lo stalker, lo hanno interrogato e denunciato. E lui ha ammesso: quella donna era per lui diventata una «fissazione».


Quante storie simili troviamo ogni giorno sui rotocalchi??? le pene inflitte non sono a mio parere sufficienti per far desistere da tale intento i malfattori!!!


Nel Lazio sono oltre 2 milioni le donne che denunciano ogni anno fenomeni di “stalking”, atteggiamenti persecutori, appostamenti, attenzioni esasperate ed esasperanti che condizionano pesantemente la vita e le relazioni di chi è costretto a subirli. Il dato ancor più allarmante è che per il 50% delle donne che ha subito violenza fisica lo “stalking” ha rappresentato l’anticamera dell’evento più drammatico.

Si tratta di un fenomeno in crescita per il quale sono necessari provvedimenti diffusi e capillari, come suggerito dal “Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking” approvato dal Ministero per le pari opportunità già nel novembre 2010 per la prevenzione, l’informazione e il sostegno alle vittime.
La Regione Lazio ha recepito proprio in questi giorni le direttive ministeriali avviando l’iter per l’approvazione della proposta di legge - il cui primo firmatario è stato Claudio Bucci (Idv) -che prevede l’istituzione presso le Aziende Sanitarie Locali di centri anti-stalking dove saranno accolte sia le vittime che gli autori degli atteggiamenti persecutori per lavorare sul loro recupero. E’ prevista, inoltre, l’istituzione di un Osservatorio regionale per la consulenza, il monitoraggio, la promozione di studi, ricerche e campagne di informazione e sensibilizzazione, che provvederà anche a stipulare protocolli d’intesa con l’autorità giudiziaria e l’autorità di pubblica sicurezza per la definizione di interventi integrati.

Alessandra Mandarelli, presidente della Commissione Sanità, per rendere più efficace la proposta e in linea con le direttive del piano di rientro, suggerisce di affrontare comunque lo stalking nell’ambito della medicina territoriale, coinvolgendo anche i servizi già presenti e funzionanti nel distretto socio-sanitario, piuttosto che soltanto le Asl, preferendo, dunque, soluzioni domiciliari e ambulatoriali a trattamenti ospedalieri o prettamente sanitari.
E c’è già chi annuncia emendamenti: Lidia Nobili (Pdl) molto probabilmente proporrà un allargamento dei servizi antistalking anche in Comuni e Province, mentre Enzo Foschi (Pd) ha sollevato qualche preoccupazione per i costi, temendo uno stop in sede di commissione Bilancio. Per Isabella Rauti (Pdl) c’è comunione di idee con Giulia Rodano (Idv) sulla opportunità che l’Agenzia di sanità pubblica emani linee guida ad uso degli operatori per individuare correttamente i casi di stalking.

La materia è delicata e ricca di spunti sui quali riflettere, senza però lasciar passare ancora troppo tempo, vista la portata sociale di un fenomeno drammaticamente in espansione, come documentato dalla recente indagine dell’Osservatorio nazionale, che ha riscontrato su un campione di 800 studenti tra i 13 e i 17 anni che il 5% dei ragazzi ha tutte le caratteristiche per diventare un potenziale "stalker".

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