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martedì 20 marzo 2012

Rapporto padre-figlio

L'IMPORTANZA DELLA FIGURA PATERNA NELLO SVILUPPO EVOLUTIVO DEL BAMBINO


Molti uomini, anche se diventati adulti, risentono dell’assenza della figura paterna che è venuta loro a mancare durante l’ infanzia e l’ adolescenza, vivono sempre la triste sensazione di un grande vuoto difficile da colmare. L’assenza paterna ha loro negato la capacità di diventare individui indipendenti sottraendogli gli strumenti necessari per affrontare la vita e la realtà esterna. La presenza paterna nel figlio maschio offre un modello diverso da quello protettivo offerto dalla madre e solo la presa di coscienza di questi due modelli affettivi permette al bambino di crescere armonicamente.

Erich Fromm psicologo e sociologo tedesco, sosteneva che l’amore del padre è diverso da quello della madre; infatti, mentre lei è chiamata ad offrire un amore “incondizionato” che deve rassicurare il figlio dandogli la sensazione di essere accolto nella vita e dentro essa; il padre deve invece assicurare un amore “condizionato” che deve dare al figlio gli strumenti per conquistare ciò che vorrà nel mondo mettendo in atto comportamenti efficaci anche di fronte alle difficoltà che la vita preserva.

Il figlio maschio dovrà identificarsi con la figura paterna e per fare ciò, avrà bisogno di riconoscere in lui qualità e capacità che lo stimolino ad entrare nel mondo degli uomini. Tra padre e figlio sarà fondamentale lo stare insieme. E’ attraverso “gioco” che il padre contribuisce alla creazione di un rapporto stabile con il figlio, stimolando l’esplorazione e la capacità di affrontare e risolvere i problemi. Attraverso il suo modello il bambino impara a gestire le proprie emozioni e a procrastinare gli impulsi, impara le regole e la disciplina, acquisisce stabilità affettiva e sicurezza.

Il padre è il modello fondamentale della propria identità sessuale. Quando un figlio vive una grande delusione o idealizzazione nei riguardi del padre, possono sorgere dei veri e propri disturbi di personalità Se il padre si manifesta competitivo e aggressivo blocca la personalità del figlio impedendogli di strutturarsi armonicamente. Di fronte ad un atteggiamento del genere il bambino non riesce ad integrare le emozioni violente che sente dentro di sé e vive un profondo stato d’ impotenza. Il figlio tenderà a compensare l’assenza del padre idealizzandolo in maniera spropositata. Ciò creerà un’immagine non veritiera che potrà causare non pochi problemi. Concludendo nel figlio maschio in cui la figura paterna è stata assente, si riscontrerà una maggiore difficoltà nel costruire la propria identità e la propria autoaffermazione.

L’assenza del padre determinerà invece nella figlia una difficoltà nell’instaurare rapporti affettivi. Il padre concorre in diversi modi alla formazione della personalità della figlia; in primo luogo fornendo un’immagine di “differenza” che aiuta i l processo di differenziazione dalla madre, fondamentale per potersi rapportare con persone dell’altro sesso. Per questo, quando ci sono difficoltà nel rapporto padre- figlia il problema che può derivare è di tipo relazionale e sarà proprio con gli uomini della sua vita che interferirà l’immagine interiorizzata del padre. Il passaggio della " fase edipica" è molto delicato ed è proprio in questo periodo che il padre dovrebbe trovare il giusto equilibrio tra distanza e vicinanza. Nel primo caso si rischia di creare una certa difficoltà e timore n el rapportarsi con gli uomini, nel secondo caso l’eccessivo coinvolgimento impedirebbe di vivere la relazione con altri uomini in modo libero, in quanto l’immagine idealizzata del padre risulterà sempre vincente. Sarà importante dunque l’apprezzamento nei confronta della figlia senza peraltro concedere troppa intimità per evitare “fissazioni” sulla sua figura, orientando la libido della bambina sul mondo esterno. La ragazzina deve avere sempre chiara la differenza tra femminile e maschile ed il padre dovrebbe aiutare la figlia a "staccarsi" da lui per aiutarla a conquistare l'autonomia ed a facilitare le future relazioni affettive e sessuali. Di conseguenza sarà fondamentale la presenza della figura materna che rappresenterà per la figlia un modello di riferimento onde evitare che si identifichi nel padre. Ciò causerebbe una situazione molto difficile che minerebbe la sua struttura interna e la sua capacità di relazionarsi con l’altro sesso.

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