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mercoledì 18 aprile 2012

LETTO E CONSIGLIATO

Una testimonianza lucida e sofferta di un dramma sempre più comune: lo stalking. Lasciami lasciarti” (Aliberti) è il racconto non solo delle molestie e delle violenze subite dall’autrice-protagonista Charline Dschischkariani.
Ma anche del coinvolgimento perverso che porta la vittima ad entrare nel gioco crudele del suo carnefice.
Il termine stalking è ormai entrato a far parte dell’immaginario comune. Non esiste una perfetta traduzione italiana, perché la parola può assumere una serie di significati diversi, da molestia a persecuzione a violenza. Sono tanti, tantissimi i casi di stalking portati alla luce dai media negli ultimi anni, ma molti sono anche quelli che rimangono nascosti tra le mura domestiche e segnano per sempre la vita di chi li subisce.
Il caso di Charline è uno di questi. Nel libro si racconta una relazione amorosa, nata sotto i migliori auspici e poi caduta nel gorgo della violenza e della distruzione. Tra Charline e Chris è amore a prima vista, la strada sembra in discesa: Chris è bello, ricco, premuroso e attento. Ma quando Charline si trasferisce da lui a Londra, a poco a poco emergono i lati occulti del suo carattere. Una gelosia morbosa, che, complici alcool e cocaina, lo porta a comportamenti paranoici e violenti. Se Charline da un lato tenta di allontanarsi, dall’altro, quasi come colpita dalla sindrome di Stoccolma è inevitabilmente attratta dal suo aggressore e cede al gioco perverso del suo amante, arrivando anche a sposarlo, nonostante gli improvvisi scatti d’ira e le follie subite durante il fidanzamento.
Se nella prima parte del libro è la protagonista a narrare il suo punto di vista sull’accaduto, la seconda parte traccia un quadro completo della personalità di Chris, attraverso la fedele raccolta di sms ed e-mail, che costantemente lo stalker inviava alla sua vittima. Chris alterna momenti di adorazione e dolcezza a raptus improvvisi di violenza e momenti di ossessione e paranoia in cui perde completamente la lucidità.
A dare un quadro complessivo della vicenda è la dottoressa Stefania Cammino, che nella terza parte del libro, traccia un’analisi della personalità di Chris e, più in generale, dei vari tipi di stalker e di stalking, di quali sono le dinamiche che scattano nell’aggressore e nelle vittime di molestie e persecuzioni.
Lasciami lasciarti è un libro che si legge con interesse, perché grazie ad una testimonianza autentica, corredata dal semplice linguaggio delle mail e degli sms, riesce a portare alla luce e a dare una spiegazione ad un fenomeno sempre più in aumento e ancora non del tutto chiaro. È un racconto che può essere certamente d’aiuto a chi subisce molestie, ma anche semplicemente a chi desidera comprendere meglio le dinamiche che spingono a tali comportamenti.
Charline Dschischkariani, classe 1977, francese di nascita con origini georgiane e russe, cresce tra Francia e Belgio dove consegue la sua prima laurea in Antropologia e Giornalismo presso l’Ulg (Università di Liegi). Nel 1999 si trasferisce a Bologna dove si laurea al DAMS con una tesi in semiotica del cinema. Dopo esperienze di vita e lavorative a New York e Londra, si stabilisce a Milano nel 2009 dove tuttora vive e lavora.
Stefania Cammino, medico, psicoterapeuta, sessuologa, lavora come psichiatra presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale San Raffaele di Milano dove svolge, all’interno del Centro per i disturbi d’ansia e per disturbi alimentari, attività clinica e di ricerca. Esercita inoltre presso il Centro Studi di Neuroscienze e il Polimedico a Milano. Coautrice di testi didattici in psicologia e di pubblicazioni internazionali, svolge attività didattico-formativa per la facoltà di Psicologia presso l’Università Vita e Salute San Raffaele.

E' primavera: perdiamo peso!

10 consigli per dimagrire

E' arrivata la stagione delle diete: evitate i programmi drastici o le soluzioni miracolose, non affamatevi ma evitate gli zuccheri e aumentate l'acqua e le fibre. E soprattutto muovetevi, facendo sport o anche solo le scale

Ci siamo, la stagione della dieta è arrivata anche quest'anno. Vediamo per una volta di non partire col piede sbagliato, evitando di ingaggiare la solita quotidiana lotta all’ultimo grammo con la nostra bilancia. Una gara che immancabilmente sui tempi medio-lunghi ci vede perdenti: vinciamo qualche battaglia, ci illudiamo, ma poi la guerra la vince la ciccia. Tutta colpa del famigerato effetto yo yo, quello che, statistiche alla mano, fa riacquistare nell’85% dei casi il peso, dopo averlo faticosamente perso. Alcuni consigli possono dunque esser utili.
L'esame della bilancia

1. NON FIDATEVI — Non fidatevi dei tanti programmi dietetici spacciati per miracolosi che di questi tempi invadono ogni tipo di rivista. Il nostro peso dipende da molteplici fattori: genetici, metabolici, comportamentali ecc. Di conseguenza, perché mai una soluzione che va bene a Caio dovrebbe essere altrettanto efficace per Tizio o Sempronio in tutto e per tutto differenti?


2. STRAVAGANZA — Stravaganza è sinonimo di abbandono e di malnutrizione. Regimi dietetici che ti propinano solo minestrone o solo pompelmo per settimane e settimane sono da evitare come la peste. Probabilmente qualche chilo lo perderete (per recuperarlo non appena ricominciate a mangiare come persone normali), in compenso rischiate un esaurimento nervoso e fisico.
3. NON AFFAMATEVI — La perdita di peso deve essere mantenuta nel tempo e per far sì che ciò avvenga non dovete sottoporvi a diete troppo drastiche. I motivi sono sostanzialmente due: il primo è di ordine psicologico, non resistereste a lungo; Il secondo di tipo fisiologico: l’organismo è intelligente e intuendo il momento di ‘carestia’ modificherà il suo metabolismo abbassandolo e vanificando così i vostri sacrifici.
4. FATE ATTENZIONE AGLI ZUCCHERI — Non quelli contenuti nella pasta, nel pane, nei legumi, nelle patate o nel riso che devono essere consumati regolarmente, ma quelli semplici che si trovano nei dolci, nei biscotti, nelle marmellate, nel miele, nelle bevande gassate, i principali responsabili dell’aumento di peso. Riduceteli drasticamente, anzi, meglio, per un po’ eliminateli.
5. UTILIZZATE MENO GRASSI — Ma non escludeteli del tutto dalla dieta, in quanto contengono sostanze importanti come alcuni acidi grassi essenziali e vitamine A, D ed E note anche come antiossidanti. Ma purtroppo sono anche ricchi di moltissime calorie: 100 grammi di olio ben 900! Per condire utilizzate l’ extravergine di oliva: non più di quattro-sei cucchiaini al giorno. Sostituite il burro con latte totalmente scremato e i formaggi stagionati con la ricotta. Non soffriggete, ma condite a crudo.
 
Meno dolci, più frutta
 
6. BEVETE MOLTA ACQUA — Bere acqua aiuta a stimolare la diuresi, cioè l'eliminazione con l'urina dell'acqua eventualmente accumulata in eccesso nel nostro corpo. I liquidi concessi sono acqua, meglio se povera di sodio, nella quantità minima di 1 litro e mezzo al giorno. Bene anche tisane, camomilla o tè senza zucchero. Bevete poco durante i pasti e abbondantemente lontano dai pasti.
7. AUMENTATE IL CONSUMO DI FIBRE — Le fibre, contenute in frutta, verdura e legumi, cereali, noci e semi, pur essendo zuccheri complessi, non apportano calorie e transitano nello stomaco e nell'intestino senza essere digeriti. La loro aggiunta durante i pasti rallenta lo svuotamento del cibo dallo stomaco, favorendo la sazietà e riduce l'assorbimento degli zuccheri semplici. Per questi motivi sono un vero e proprio toccasana per chi vuole perdere peso.
8. NUOTATE, CAMMINATE, PEDALATE, CORRETE — Consumate attraverso qualsiasi tipo di attività aerobica calorie. In questo modo migliorerete anche la vostra efficienza fisica generale, specialmente l'apparato cardiocircolatorio e respiratorio e, ovviamente, anche il tono e la forza di tutti i muscoli impegnati. Perché abbia un certo effetto ai fini del dimagrimento l’intensità dello sforzo deve essere medio alta, per intenderci quella che vi permette di parlare con un ideale compagno di lavoro, ma non di cantare ì, e deve protrarsi almeno per una trentina di minuti. L’ideale è programmare almeno tre sedute di allenamento settimanali.

9. METTETE SU MUSCOLI — I muscoli, a differenza della ciccia sono un tessuto vivo, in continuo rinnovamento e con richieste metaboliche quasi dieci volte superiori rispetto a quelle del tessuto adiposo. Non solo, ma l’incremento della massa muscolare porta a un innalzamento del metabolismo basale, per 2 motivi: il processo di crescita muscolare dopo un esercizio impegnativo richiede un elevato dispendio energetico da parte del nostro corpo; la massa muscolare, al contrario del tessuto adiposo, necessita di un rifornimento costante di energie e nutrienti per poter essere mantenuta. Pertanto, il dispendio energetico del corpo a fronte del mantenimento e nutrimento di una massa magra aumentata, è notevole. Ciò favorisce in modo ottimale il processo di dimagrimento.

10. EVVIVA LE SCALE — Abbasso gli ascensori. Qualsiasi attività che aiuti a bruciare calorie va bene, anche fare shopping, andare in discoteca, fare le pulizie di casa o giardinaggio. L’importante è non impigrirsi davanti alla televisione o al computer. Un buon libro alimenta la mente, ma purtroppo alimenta anche il corpo …

Sfilate e "cadute di stile"...^_^"

OPS!!!

CHANEL SFILATE


Sfilate sempre interessanti e glamour che si tengono a ritmo incalzante tutti i giorni. Chanel e’ ovviamente ben presente e seguita con la sua Collezione Primavera Estate 2012 e la sua sfilata e’ certamente una delle piu’ scintillanti. Kart Lagerfeld creatore, fotografo regista dopo aver prestato il suo talento per campagne pubblicitarie di nomi come Dupont, Schwarzkopf’s, ora Direttore Creativo della Maison Chanel firma la meravigliosa campagna Primavera Estate 2012 di Chanel con due testimonial d’eccezione, Joan Smalls e Saskia De Brauw, gia’ protagoniste nel Calendario Pirelli 2012.

Vestito in organza

Colore bianco, effetto abbagliante, luminosita’ estrema con tonalita’ madreperlacee che ricordano la spuma delle onde del mare o l’iridescenza delle sfumature rosa chiaro dei fiocchi di neve in controluce. Un risultato eclatante, che ammalia, dove la palette cromatica si intreccia e si interseca con i pizzi e i volant e i fili perlati delle creazioni sempre senza tempo della maison francese.
Poi vi sono anche i capi piu’ impegnativi per la sera, dove le gonne a tubo lasciano il posto a capi piu’ tradizionali.
Per la Campagna Primavera Estate 2012 Karl Lagerfeld ha voluto riprendere le due testimonial in tenute da ginnaste immergendole in un contesto marino ad Antibes in Costa Azzurra, immortalandole in una serie di pose quasi ginniche, in bianco e nero, astrattamente fuori dal tempo.


 

CHANEL

Borse Chanel: Primavera Estate 2012 La collezione di Borse Chanel per la Primavera Estate 2012 e’ stata presentata alla Paris Fashion Week dello scorso autunno con sfilate fantasmagoriche in cui il talento di Karl Lagerfeld ha saputo valorizzare ancora di piu’ i capi e gli accessori splendidi.
chanel borse collezione primavera estate 2012
Il tema marino che ha fatto da sfondo alla sfilata al Grand Palais e contorno alla collezione di abiti primavera estate 2012, non ha mancato di ispirare le borse che sembrano conchiglie, come la it bag della collezione, la Soft Shell Bag dai toni iridescenti come la madreperla.
Anche altre borse della collezioneestate 2012 si rifanno alle conchiglie marine e si portano disinvoltamente a mano o sottobraccio per il giorno e quelle piu’ impegnative ma sempre allegre e sgargianti per la sera, senza parlare della collezione Cruise 2012 o Resort fatte per chi puo’ e l’estate la cerca anche in inverno sulle navi. Ecco per voi le foto della splendida collezione Borse Chanel primavera estate 2012 tutta da ammirare.
chanel borse estate 2012
borse chanel collezione primavera 2012
chanel borse collezione 2012



chanel borse 2012


Collezione estiva Burberry

Sandalo intrecciato  Burberry
Sandali con plateau in pelle intrecciata e cinturino alto alla caviglia della collezione Burberry primavera estate 2012.

Scarpe Burberry open toe
Stivali con plateau in pelle intrecciata della collezione Burberry primavera estate 2012.

Zeppe Burberry
Stivali in pelle intrecciata con zeppa a righe della collezione Burberryprimavera estate 2012.

Zeppe Burberry con perline
Sandali con zeppa azzurra intessuta con perline gialle e azzurre sul cinturino alla caviglia della collezione Burberry estate 2012.

Zeppe  open toe Burberry
Scarpe con punta aperta e zeppa in rafia intrecciata in rosso, bianco e nero della collezione Burberry primavera estate 2012.

Casadei P/E 2012

Foto: Sandali Casadei, collezione P/E 2012

Quest’anno più che mai Casadei ci propone una collezione di sandali davvero unica e particolarissima. Gran parte dell’ispirazione per la nuova collezione proviene infatti dagli anni ’60 e ’70 e questo ha portato alla creazione di modelli favolosi, più spesso vere e proprie scarpe scultura che lasceranno di certo un segno nella storia delle calzature. La collezione primavera estate 2012 di sandali Casadei spazia in ogni caso tra diverse forme e soprattutto accostamenti cromatici, lasciando spazio anche a mood più chic e sofisticati, ma altresì alle varianti casual e persino ai sandaletti da mare! Diamole uno sguardo!
Sandali Casadei P/E 2012: le zeppe
casadei sandali pe 2012 zeppe pitone
Nella sua nuova collezione Casadei ha inserito molti modelli di zeppe tra cui quelle in legno ritagliate all’interno, con listini in vernice rosa e marrone che troverete al prezzo di 770 euro. Il modello ha tacco alto ben 12 cm e plateau di 4.5 cm, altezze vertiginose per le zeppe più particolari dell’anno! Molto bello il modello in sughero alto ben 15 cm con cinturino in pelle nude e arancio completato da fibbia (820 euro su luisaviaroma.com), così come gli eleganti modelli in rafia con stampa pitone e cinturini in pelle regolabili lungo il t-bar che troverete al prezzo di 690 euro.
Sandali Casadei P/E 2012: i modelli con tacco
casadei scarpe primavera estate 2012
I sandali con tacco Casadei come sempre sono tantissimi e tutti favolosi. Si passa dai modelli con effetto laminato e tacco che arriva ai 16 cm bilanciato da un plateau di 6 cm, a quelli in camoscio con tacco rettangolare alto 12 cm rivestito in colori come l’arancio e il verde menta. Bellissimo il modello in pelle color avorio con tacco 14 e plateau esterno, accanto a quello con tacco in legno rivestito, listini beige e profili in fucsia con effetto vernice. A completare la collezione ci sono gli immancabili sandali gioiello in satin nero con fasce rivestite di Swarovski, favolosi, vero?
Casadei, sandali gioiello





















 Dalla collezione primavera estate 2012 di scarpe Casadei, sandali in colori fluo
Casadei, sandali con zeppa
















Dalla collezione primavera estate 2012 di scarpe Casadei, sandali con zeppa scultura.
Casadei, zeppe scultura


























Dalla collezione primavera estate 2012 di scarpe Casadei, sandali con zeppa ritagliata.
Casadei, zeppe ritagliate



























martedì 17 aprile 2012

Moda mare 2012

♩♪♫♬ Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare ♩♪♫♬ cantava Edoardo Vianello… Ma non vorrete mica presentarvi anche con lo stesso costume da bagno! Se non avete ancora idea di quali sono i beachwear trend da sfoggiare sotto l’ombrellone nei prossimi mesi eccovi una panoramica della moda mozzafiato che si è esibita sulle passerelle milanesi.
Le fashion collection di tutti i brand hanno proposto un bagno di colori, con nuance accecanti e giochi cromatici d’abbaglio per non passare inosservate ed essere sempre al centro di ogni sguardo. Dalle forme geometriche alle righe orizzontali, dai motivi floreali a quelli afro-naturalistici, ogni fantasia fa tendenza. Per chi predilige la tinta unita del total black o white a renderla elegante saranno le applicazioni di strass, perle, pietre, merletti e rouche.
Come per l’anno scorso vengono riconfermati i modelli più disparati: push-up, fascia, triangolo, trikini, e la new entry è con grande sorpresa lo slip ad alta vita, retro style anni ’50. Al “mutandone” si può ovviare con l’altra grande novità del 2012: il tie-tanga che si allaccia sui fianchi e che si abbina ai top all’americana. Super sgambati e strapless i costumi interi, asimmetrici e cut out. En vogue blazer e abiti svolazzanti dalle stampe floreali.
Vogue Paris di febbraio ha aperto le danze mostrando in copertina Daria Werbowy con il costume superchiccoso firmato Prada: seducente e scintillante con i suoi cristalli vale ben 8900,00 dollari!
Glamour, trendy ed ecofriendly è la collezione Agogoa con la sua linea interamente ecosostenibile perché ottenuta con bottiglie riciclate. Esclusivamente in vendita on line, il marchio di Jerry Tommolini punta su triangolo e slip disponibili nei colori arancio, marrone e lilla con metal-effect.
Calzedonia ha pensato bene di proporre una rottamazione dei vecchi due pezzi o costumi interi in cambio di un buono sconto di 5, 3 o 2 euro da utilizzare per la nuova collezione, sempre meglio che buttarli via! E come ogni anno propone “i componibili” da mixare con taglie, colori e modelli per uno stile unico e personalizzato.

Toni fluo-shock del verde lime, del giallo e del rosa, stampe caraibiche, power of flower, fumetti e vichy contraddistinguono Fiorucci, che propone per la prossima estate un look ironico da pin up. Double face, slip arricciati e corpetti da usare anche la sera.

Parah Costumi presenta una donna glam e romantica e che non lascia niente al caso. La collezione ha diverse linee: Matisse con stampe vivaci e coloratissime, Bianco e Nero dalla tinta classica, Conchiglie predilige i colori dell’oceano, Carioca multicolor e hippy, la Mia Africa dalle stampe etniche e i costumi Liberty dai ricami floreali.

La collezione Liu-Jo suggerisce i colori pastello del beige, del verde e dell’azzurro con paillettes e strass, pois, arricciature e fasce abbinate a slip modello brasiliana. Stupisce come sempre la sua eleganza e la sua preziosa semplicità.
Verdissima è superaccesa, travolgente e 80’s nostalgica. Come per le altre collezioni i colori sono vivaci ed eccentrici. La fascia diventa un must have.

Sposa vintage



Lo stile vintage sta spopolando ed ha invaso anche la moda nuziale. Sfogliando le collezioni di abiti da sposa é evidente come gli stilisti si siano ispirato alla moda delgli anni '50 per la realizzazione di alcuni dei loro modelli!

Le donne amano questo stile retrò così deciso e delicato allo stesso tempo!
Dall'abito alle partecipazioni, tutto sembra sottolineare un ritorno alla moda del passato, ecco qualche idea...

Fondamentale per un perfetto matrimonio in stile vintage sono i bigliettini decorativi, creati appositamente, sfruttando disegni e scritte dal sapore retrò.

 


Lanterne, composizioni di fiori e ceramiche di vario genere, magari sfruttare come centro tavola.
Le location perfette per un matrimonio vintage sono spazi aperti, da allestire con angoli originali, come carretti per il gelato o una zona dove gli invitati possano scattarsi delle fotografie.






Scegliete dolci e oggetti che userete per imbandire le tavolate dai colori vivaci e dalle forme divertenti.
Le alzatine sulle quali appoggiare i dolci sono un must have per il buffet di un matrimonio vintage.





 

Qualcosa di nuovo "vecchio"



La moda, punto di incontro tra vecchio e nuovo, volge affascinata lo sguardo al passato arricchendosi di abiti e accessori di un tempo: parliamo di abbigliamento e accessori vintage, ma anche arredamento, automobilismo, oggettistica.
Il termine vintage deriva dal francese “l’auge du vin”. L’abbigliamento vintage si rifà a capi di epoche passate che sono tornati in auge negli anni grazie alla loro particolarità o qualità, divenendo dei veri e propri oggetti di culto.

Se siete delle vere fashion addicted avrete di certo capito che negli ultimi anni ciò che davvero davvero ha fatto tendenza è stato il vintage: dai vestiti alle borse, dalle giacche alle scarpe tutto rigorosamente retrò! In parte per questa ragione e in parte anche per il fatto che il vintage, soprattutto all'estero, ha quasi sempre avuto mercato, i mercatini che trattano abiti di altre epoche si sono moltiplicati!

Ormai in tutta la nostra penisola troviamo mercatini vintage che spuntano qua e là come funghi. Uno dei più antichi di tutti, nato come un mercato dell'antiquariato e delle pulci è certamente il Balon di Torino. Tantissimi banchi in cui potete trovare davvero tutto e forse molto di più di quello che cercate! Se proprio una gita a Torino non è nei vostri piani più immediati, potete comunque visitare il Balon attraverso le pagine de La donna della domenica, il romanzo giallo firmato da Fruttero&Lucentini.

Sempre per restare in territorio nostrano in provincia di Pavia viene organizzato l'evento NextVintage all'interno del Castello del Belgioioso con espositori provenienti da tutta Italia. Spostandoci su Milano troveremo invece il Mulino, mercato vintage che si svolge una volta al mese, dove potrete scoprire dei pezzi davvero introvabili. Se invece vi trovate nella capitale, tenete d'occhio il mercatino vintage del trendissimo Circolo degli Artisti, con banchi al chiuso e in giardino, ma soprattutto tantissime curiosità! Che altri mercatini ci sono?
 
Per saperne  di più visitate il sito www.mercatopoli.it, la catena di franchising per chi vuole aprire un negozio dell’usato, e il sito www.secondamano.it.




15 idee per riutilizzare e riciclare i vasetti (e barattoli) dello yogurt


vasetti yogurt

Se siete dei consumatori di yogurt (classico o di soia, a seconda delle vostre preferenze), ma non avete il tempo di prepararlo in casa impiegando dei barattoli di vetro riutilizzabili, vi troverete ad affrontare il problema di accumulare in breve tempo una cospicua quantità di contenitori, che sarebbe un peccato destinare immediatamente al bidone per la raccolta della plastica. Vi proponiamo dunque alcune idee semplici e pratiche per prolungare la vita dei vostri barattoli di yogurt.
1. I vasetti dello yogurt possono essere riciclati come semenzai, facendo attenzione nel praticare alcuni fori sul fondo. Le vostre piantine, una volta cresciute, potranno essere trapiantate nell'orto o in vasi più grandi. Riciclando in questo modo i vasetti dello yogurt non avrete bisogno di acquistare i semenzai comunemente in vendita.
vasetti_yogurt-semenzaio
2. Utilizzate i vasetti dello yogurt nel momento in cui i vostri bambini vorranno dedicarsi a piccoli progetti artistici. Costituiranno dei comodi contenitori per diluire i colori a tempera e per la pulizia dei pennelli.
3. Per chi ha l'abitudine di preparare in casa il pesto o altre salse, i vasetti dello yogurt potranno essere riutilizzati come contenitori da inserire nel congelatore. L'apertura andrà ricoperta accuratamente con della carta stagnola.
4. I vasetti possono trasformarsi in comodi misurini da utilizzare per la preparazione delle torte, così come viene indicato in diverse ricette che spesso, proprio grazie a questo stratagemma, non richiedono l'utilizzo della bilancia.
5. I barattoli dello yogurt da 1 kilogrammo possono essere facilmente trasformati in materiali utilizzabili per le costruzioni dai più piccoli, da affiancare ai più classici mattoncini, di cui potrebbero diventare facilmente contenitori.
6. I barattoli da 0,5 kg possono essere rivestiti con carta da regalo di recupero e trasformati in portapenne, portamatite o portagraffette.
7. I barattoli muniti di coperchio possono trasformarsi in comodi contenitori da utilizzare in cucina per riporre zucchero, sale, caffè, spezie o erbe aromatiche essiccate.
8. I barattoli dello yogurt possono sostituire il compasso nel momento in cui vi sia la necessità di tracciare un cerchio perfetto su di un foglio, per la realizzazione di disegni o decorazioni, o in cucina, nella preparazione di dolci, biscotti o pasta fresca.
9. I vasetti più piccoli possono essere impiegati come contenitori per oggetti di diverso tipo, come stuzzicadenti, gomme, temperini o monetine.
10. Unire due barattoli di yogurt facendo combaciare le loro aperture, da fissare con del nastro adesivo, e riempirli con dei fagioli secchi, sarà la maniera più semplice per costruire delle maracas a costo zero.
11. Con i vasetti dello yogurt potrete realizzare delle meravigliose decorazioni per l'albero di Natale, sfruttando la tecnica del decoupage, come ci suggerisce una delle nostre lettrici sul forum.
decorazioni_albero
12. Dai barattoli dello yogurt potranno essere ricavate, ritagliandole con attenzione, delle etichette da utilizzare come segno di riconoscimento per ciò che avremo seminato nell'orto o nei vasi.
13. I barattoli più grandi possono essere trasformati in contenitori per conservare gli avanzi in frigorifero, senza bisogno di acquistarne di appositi.
14. Alla fine di una festa di compleanno sono avanzati caramelle, cioccolatini o pop-corn? Distribuitele ai vostri piccoli ospiti all'interno dei barattoli dello yogurt che avrete conservato.
15. Grazie alla tecnica del decoupage, i barattoli dello yogurt potranno trasformarsi in graziosissime bomboniere con cui poter distribuire i confetti. I barattoli più grandi, opportunamente rivestiti e decorati, potranno diventare dei cestini porta-confetti, dai quali gli ospiti potranno servirsi direttamente.

giovedì 12 aprile 2012

Come viaggiare con il cane al seguito



Vaccinazioni, viaggio in auto, treno, aereo, traghetto, spiagge e hotel a quattro zampe. Le vacanze possono essere ancora più divertenti se insieme a noi portiamo anche il nostro animale domestico. L’importante è rispettare tutte le normative in materia per non incorrere in fastidiosi problemi.
Prima di partire
Non dimenticate di portarvi dietro il libretto sanitario, dove sono registrate tutte le vaccinazioni del nostro piccolo amico. Quando si va all’estero, è obbligatorio il passaporto internazionale, rilasciato dai veterinari delle aziende Usl di ogni città, che, oltre alle vaccinazioni, riporta i dati del proprietario dell’animale, i dati identificativi dell’animale ed eventuali indagini diagnostiche e trattamenti terapeutici. È bene inoltre nutrire l’amico a quattro zampe quattro o cinque ore prima del viaggio.
Durante il viaggio
  • In auto: l’animale deve essere collocato sul sedile posteriore separato da una rete divisoria o custodito in apposita gabbia; ricordiamoci di far circolare l’aria in macchina e di non far sporgere l’animale dal finestrino. Le soste frequenti poi agevolano il suo viaggio. Molti cani soffrono il mal d'auto, quindi è bene farli viaggiare a digiuno.
  • In treno: su intercity, intercity plus ed espressi è a loro disposizione l’ultimo scompartimento; sui treni regionali invece è riservata l’ultima carrozza per i cani con i loro padroni.
  • In aereo: gli animali sotto i 10 kg di peso viaggiano in gabbia e sopra i 10 in una gabbia nella stiva dell'aereo; ma è bene informarsi prima della disponibilità posti perché ogni compagnia adotta una normativa propria.
  • In traghetto: viaggiano in gabbie sul ponte della nave o, se di piccola taglia, nelle cabine con i proprietari.
  • Cani per non vedenti: i cani guida per non vedenti viaggiano in qualunque treno/aereo e classe gratuitamente e sono soggetti, al massimo, all'obbligo di indossare la museruola.
A destinazione
Esistono spiagge appositamente attrezzate per godersi una giornata di mare con il proprio cane. Molti alberghi accettano gli animali domestici, ma è consigliabile contattarli per tempo, almeno telefonicamente.

Porta la Sporta 2012: torna la Settimana Nazionale per ridurre gli sprechi (dal 14 al 22 aprile)

porta la sporta 2012
A partire da sabato 14 aprile e fino alla domenica successiva (il 22) torna in tutta Italia "Porta la Sporta", la Settimana Nazionale, giunta alla sua terza edizione e volta a diffondere tra i cittadini una maggiore attenzione agli sprechi ed al consumo consapevole. L'evento vuole offrire ancora una volta uno spunto per tutti i consumatori che si dedicano al momento della spesa, invitando ciascuno di essi a modificare l'abitudine di optare per i sacchetti monouso per il trasporto degli acquisti, da sostituire invece con borse resistenti e riutilizzabili all'infinito da portare sempre con sé.
Si tratta di una buona pratica che potrà facilmente trasformarsi in un'abitudine consolidata e che avrà effetti positivi sia sull'ambiente, riducendo la quantità di rifiuti prodotti da ciascun individuo, sia sul portafogli, grazie ad un risparmio di alcuni euro all'anno spesi per l'acquisto di sacchetti usa-e-getta il cui lasso di utilizzo non supera di solito la mezz'ora e che, se non vengono immediatamente gettati, non fanno altro che occupare inutilmente spazio nei cassetti della cucina (a meno che si decida di utilizzarli per esperimenti di riciclo creativo).
La campagna non si rivolge soltanto ai consumatori ma anche agli esercizi commerciali, proponendo, a coloro che si occupano della vendita di prodotti al pubblico, di optare per soluzioni ad imballaggio minimo o di vendita alla spina, in modo da contribuire ancora una volta alla riduzione dei rifiuti prodotti ed alla diminuzione degli sprechi di risorse preziose utilizzate per la fabbricazione di involucri e di contenitori necessari a soddisfare una comodità puramente momentanea. Si tratta di una consuetudine che potrebbe avere conseguenze indelebili sulle prossime generazioni, se si tiene conto della quantità di energie e materie prime necessaria per la produzione di carta o di plastica.
La settimana di "Porta la Sporta" è promossa da Comuni Virtuosi, WWF, Italia Nostra, Touring Club Italiano e Adiconsum. Hanno garantito la loro adesione ad essa oltre 100 comuni e 14 province, nonché 23 catene della grande distribuzione, intenzionate a dare un segnale positivo nell'ambito della sostenibilità ambientale, dando il loro appoggio all'obiettivo comune dell'iniziativa.
Tra di esse troviamo: Alì Aliper, Auchan, Billa, Crai, Coop Liguria, Coop Lombardia, Coop Piemonte, Coop Centro Italia, Coop Adriatica, Coop Trentino, Dimar spaDao Conad, Despar Nordest, Esselunga, Iperdì e SuperDì, NaturaSì, Nordiconad, Tigre e Oasi, Simply Sma, Sogegross con Basko, Unicoop Tirreno e Unes Supermercati. Parteciperanno per la prima volta alla manifestazione Eataly Torino e due grandi centri commerciali: l'8 Gallery-Lingotto di Torino e I Gigli di Campo Bisenzio (FI).
Quest'anno "Porta la Sporta" rivolge un'interessante iniziativa direttamente ai Comuni che vorranno gareggiare nella "Sfida all'ultima Sporta", una competizione della durata di sei mesi in cui ciascun comune, grazie all'impegno di tutti i cittadini, dovrà cercare di ridurre il più possibile l'utilizzo pro-capite di sacchetti monouso al fine di riuscire a ricevere il titolo di comune virtuoso e di ottenere l'assegnazione di 20mila euro da parte degli sponsor, che andranno spesi per la scuola locale. Per maggiori dettagli è possibile visitare il sito web dedicato all'iniziativa, in cui potranno essere inoltre visualizzate le istruzioni per fabbricare da sé le proprie borse per la spesa

martedì 27 marzo 2012

Come comincia una storia di stalking 2


Ma come in ogni “favola” moderna che si rispetti si trasformò in thriller in un battito di ciglia. All’inizio tante telefonate e tante attenzioni ti fanno pensare che questa persona tenga molto a te e quindi ti fa anche molto piacere, rendendoti fiera di tante attenzioni nei tuoi riguardi, che ti fanno sentire importante. Poi si degenerò con continue telefonate, di controllo, ogni 10/15 minuti, al telefono di casa. Ma ancora non mi rendevo conto, giustificavo ancora il tutto dicendomi che era causa di troppo amore…e allora…che felicità!!! Le tranquille uscite, preferibilmente da soli, sempre meno propenso ad uscire con altri amici, cominciarono a diventare uscite insopportabili, perché ogni volta che si usciva era un continuo interrogatorio. Sulle mie storie passate, chiedendomi addirittura il come e il quando di ogni relazione, e alla fine di ogni racconto seguivano umiliazioni verbali e atteggiamenti violenti. Tanto che arrivai ad evitare le sue insistenti domande ma questo provocò ancora più foga in lui, che spinto dalla curiosità, pensando che il mio tacere fosse sintomo di colpevolezza continuò a svolgere i suoi interrogatori con ancora più foga…mi portava in luoghi bui ed appartati, così spalle al muro cominciava con le sue domande condite da innumerevoli bugie per cogliermi in fallo, facendomi credere che “qualcuno gli aveva raccontato…”. Se mi rifiutavo di parlare lui si arrabbiava e se rispondevo alle sue domande lui andava su tutte le furie…non avevo via di scampo qualsiasi strada io scegliessi. Momenti di rabbia immensa, in cui io piangevo e mi disperavo e lui mi guardava con i suoi occhi spietati, ma questi momenti erano seguiti da altri di estrema calma e dolcezza. Momenti, questi ultimi, nei quali mi chiedeva scusa, spiegandomi che tutta questa sua rabbia era dovuta al suo infinito amore nei miei riguardi. Ed io povera ingenua gli credevo. Qualsiasi cosa avesse detto io gli avrei creduto. Non avrei creduto ai miei occhi né alle miei orecchie….ma a lui si!!! Tante furono le persone care che in quel periodo vedendomi così sofferente mi dispensarono buoni consigli, cercarono di aprirmi gli occhi su questa persona, mi raccontarono anche che quando lasciava me a casa lo vedevano nei locali alla moda in compagnia di altre donne, trovai in merito anche diverse prove nella sua auto e nel suo telefono, così sempre gelosamente da lui custodito, non potevo permettermi di toccarlo, mentre il mio era sempre in mano sua per i controlli di rito. Ma nonostante tutto questo io continuavo a credere sempre e solo a lui. Lui era geloso anche delle mie amicizie, in realtà la sua era solo paura che qualcuno potesse aprirmi gli occhi e raccontarmi cosa combinasse in giro. Con svariate bugie e meschinità riuscì a far allontanare tutti da me, parlando male di me, gettandomi fango in ogni modo, e al contrario a me raccontava male di loro. Una mente diabolica ma estremamente credibile, anzi…convincente. Il buono sembrava sempre lui…io ero additata da tutti come la “musona”. Quando dopo un tremendo litigio ci si recava in un posto mi intimava di levarmi quell’aria triste ed affranta dal volto per non farlo arrabbiare, lui invece come se niente fosse accaduto entrava nei posti sfoderando il migliore dei suoi sorrisi. Attore come pochi!!! Minacciai più volte di lasciarlo ma ogni volta, secondo un preciso copione, lui diventava all’improvviso buono, chiedendomi scusa, giustificandosi perché troppo innamorato e quando non riusciva a convincermi da solo, chiedeva aiuto a qualche amico o parente che mandava da me, recitando sempre lo stesso copione….”perdonalo, lui ti ama tanto, l’ho visto piangere, davvero stava malissimo…etc.”. così arrivavo a sentirmi in colpa sempre io, come se fossi io la cattiva, senza cuore...purtroppo era troppo più bravo lui a mentire di quanto non lo fossi io a dire la verità!
E ti senti sola! credi che nessuno possa aiutarti, perchè non vorresti far male a nessuno con il tuo segreto! Allo stesso tempo inconsciamnete ancora lo proteggi!!!

lunedì 26 marzo 2012

Come realizzare una borsetta da un vecchio maglione in 5 mosse

borsetta_maglione
Basta un piccolo errore di lavaggio, magari una distrazione, ed ecco che quel maglione a cui tanto tenevate, è diventato giusto giusto della misura adatta alla vostra vecchia bambola. Anche se la tentazione, prese da un attacco di rabbia, di buttarlo via, è forte, pensate invece a quanti altri usi potreste farne.
Se avete un cagnolino di piccola taglia ad esempio potreste realizzare un vestito invernale per tenerlo al caldo, oppure potreste creare un cuscino per farlo accoccolare. Se invece volete farne qualcosa per voi, potreste optare per dei caldi stivali in feltro oppure originali pantofole. In alternativa ecco un’idea per trasformare il maglione infeltrito (ma anche un vecchio maglione da infeltrire) in una graziosa borsetta di lana cotta da sfoggiare durante i cocktail e i party della fredda stagione invernale.

Cosa vi occorre
  • 1 maglione di lana infeltrito
  • 1 paio di forbici
  • 1 ago
  • filo
  • 1 metro da sarta ( 1 righello)
  • spilli
  • manici di una vecchia borsa
Optional
  • 1 macchina da cucire
  • 1 taglia e cuci
E ora procediamo a piccoli passi

1. Step: Tagliare

maglione_tagliato
Certamente questo passo è il più difficile da fare per chi, non si è ancora rassegnata che ormai il maglione a cui tanto teneva..è andato. Dunque fate un bel respiro e tagliate, all’altezza della maniche.

2. Step: Cucire il fondo

maglione_cucito
Ora che avete ottenuto due pezzi dal vostro maglione, prendendo la parte inferiore, ovvero quella senza maniche, cucitene le due estremità con la macchina da cucire, con la taglia e cuci o semplicemente a mano.
Per dare più capienza alla vostra borsetta, è possibile ripiegare uno dei lembi esterni (dal lato interno) di 90°, e cucire (come illustrato nella figura). Così da renderla leggermente più ampia. Ripetete l’operazione anche per l’altro lembo.

3. Step: Bordo superiore

maglione_bordo
Potreste lasciare la parte superiore anche semplicemente con un bordo grezzo non rifinito, ma nel caso vogliate fare un lavoro ad hoc, rigirate all’interno la parte alta della borsa creando un bordino di circa 1cm. Una volta che la cucitura in alto è stato completata, tagliate il tessuto in eccesso.

4. Step: Fiocco

maglione_fiocco
Per realizzare un bel fiocco da apporre sul davanti della borsa, prendete le misure della larghezza e utilizzando le maniche, tagliate il tessuto che vi occorre, scegliendo la fantasia che più vi piace.
Ora cucite l’estremità di ogni pezzo ricavato, e unite tra loro le due restanti aperte.. Utilizzando un altro pezzo di stoffa, ritagliate un lembo della lunghezza e larghezza necessari per chiudere il fiocco.
Per completare il lavoro, ritagliate dei pezzi di tessuto leggermente più stretti dei due lembi del fiocco, e dopo averli rifiniti con un bordo, applicateli sotto il fiocco stesso.
5. Step: Manici
maglione_manici
Ora è arrivato il momento di applicare i manici.
Tagliate due pezzi di stoffa di circa 6,5cmX4cm per fissare i manici alla borsa. Misurate esattamente il centro e posizionate il primo ritaglio. Inserite il manico e cucite per tenerlo fermo. La stessa operazione va ripetuta per l’altro lato della borsa.
Ed ecco pronta la vostra splendida borsetta invernale.
maglione_borsetta
Ovviamente potete personalizzarla a vostra piacere, e magari al posto del fiocco aggiungere altre creazioni oppure toppe di fantasie e tessuti diversi, spillette, strass, paillettes, nastri ecc. insomma usate la vostra fantasia e soprattutto, divertitevi!

sabato 24 marzo 2012

Come comincia una storia (la mia) di stalking!!!



Meraviglioso pomeriggio di primavera, il sole splendeva ancora alto alle 14,00 del pomeriggio, mentre mi recavo a scuola. Spensierata camminavo verso scuola quando ad un tratto mi si affianca una macchina con due ragazzi a bordo…pensai “i soliti idioti” Mi seguirono per un breve tratto cercando di fermarmi, ma io imperterrita continuavo a camminare non curandomi di loro e delle loro avances Uno dei due scese dell’auto e cominciò a camminare a piedi accanto a me Dopo innumerevoli insistenze per cercare di sapere il mio nome centrò il bersaglio… con un gioco di indovinelli mi disse: “scommetto che ti chiami Paola!” Rimasi sbigottita, e questo fu il segno del destino…o meglio “segnò il mio destino”! Mi fermai e lo degnai finalmente di uno sguardo, cominciando a fidarmi di lui. Un bel ragazzo, viso pulito, abbigliamento curato, distinto, un bel sorriso! Mi offrì un passaggio per il breve tratto di starda che rimaneva da fare sino a scuola, e fu così che mi lasciò il suo numero di telefono…dicendomi che non mi chiedeva il mio così che io potessi fidarmi di lui e mi sentissi libera di chiamarlo quando l’avrei desiderato. Mi disse che era uno sportivo e che in quei giorni sarebbe partito per una competizione ed al suo rientro se avessi voluto avrei potuto chiamarlo per incontrarci ed andare a prendere una cosa da bere insieme. Così come promesso mi lasciò davanti scuola ed andò via. Questo al quanto anomalo approccio mi diede molto da pensare nei giorni a venire. La sua educazione, il suo essere così distinto e il curioso scatch da indovino mi fecero pensare a lui davvero tanto in quei giorni, sino a quando mi decisi a telefonargli. Inizialmente impacciata, lui mi mise subito a mio agio, ostentava una grande sicurezza. Fu così che arrivò il primo appuntamento…scesi da casa e lui mi aprì addirittura lo sportello della macchina. Roba che avevo visto fare solo nei film. La serata procedette molto tranquillamente e non provò nemmeno a mettermi le mani addosso!!! Neanche un bacio!!! Tornai a casa davvero rapita da questo modo di fare, questa correttezza. Entusiasta ne parlai con amiche e parenti, che mi dicevano che finalmente avevo trovato una persona “come si deve”. Ed io ero al settimo cielo! Una sera ricordo che mi portò a casa dei suoi parenti, che lui tanto decantava come una famiglia altolocata, con tanto di “palazzi con piscina, aziende di proprietà, macchinoni, etc”. ero al settimo cielo, tutto questo accadeva proprio a me??? Io che non avevo una grande autostima mi sentivo fortunata, una sorta di cenerentola dei giorni nostri. Ma presto mi resi conto che…….