
Meraviglioso pomeriggio di primavera, il sole splendeva ancora alto alle 14,00 del pomeriggio, mentre mi recavo a scuola.
Spensierata camminavo verso scuola quando ad un tratto mi si affianca una macchina con due ragazzi a bordo…pensai “i soliti idioti”
Mi seguirono per un breve tratto cercando di fermarmi, ma io imperterrita continuavo a camminare non curandomi di loro e delle loro avances
Uno dei due scese dell’auto e cominciò a camminare a piedi accanto a me
Dopo innumerevoli insistenze per cercare di sapere il mio nome centrò il bersaglio… con un gioco di indovinelli mi disse: “scommetto che ti chiami Paola!”
Rimasi sbigottita, e questo fu il segno del destino…o meglio “segnò il mio destino”!
Mi fermai e lo degnai finalmente di uno sguardo, cominciando a fidarmi di lui. Un bel ragazzo, viso pulito, abbigliamento curato, distinto, un bel sorriso! Mi offrì un passaggio per il breve tratto di starda che rimaneva da fare sino a scuola, e fu così che mi lasciò il suo numero di telefono…dicendomi che non mi chiedeva il mio così che io potessi fidarmi di lui e mi sentissi libera di chiamarlo quando l’avrei desiderato.
Mi disse che era uno sportivo e che in quei giorni sarebbe partito per una competizione ed al suo rientro se avessi voluto avrei potuto chiamarlo per incontrarci ed andare a prendere una cosa da bere insieme.
Così come promesso mi lasciò davanti scuola ed andò via.
Questo al quanto anomalo approccio mi diede molto da pensare nei giorni a venire. La sua educazione, il suo essere così distinto e il curioso scatch da indovino mi fecero pensare a lui davvero tanto in quei giorni, sino a quando mi decisi a telefonargli. Inizialmente impacciata, lui mi mise subito a mio agio, ostentava una grande sicurezza.
Fu così che arrivò il primo appuntamento…scesi da casa e lui mi aprì addirittura lo sportello della macchina. Roba che avevo visto fare solo nei film. La serata procedette molto tranquillamente e non provò nemmeno a mettermi le mani addosso!!! Neanche un bacio!!! Tornai a casa davvero rapita da questo modo di fare, questa correttezza.
Entusiasta ne parlai con amiche e parenti, che mi dicevano che finalmente avevo trovato una persona “come si deve”. Ed io ero al settimo cielo! Una sera ricordo che mi portò a casa dei suoi parenti, che lui tanto decantava come una famiglia altolocata, con tanto di “palazzi con piscina, aziende di proprietà, macchinoni, etc”. ero al settimo cielo, tutto questo accadeva proprio a me??? Io che non avevo una grande autostima mi sentivo fortunata, una sorta di cenerentola dei giorni nostri.
Ma presto mi resi conto che…….
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